Perdere un animale domestico
- CuoriDiZampa
- 5 giu 2019
- Tempo di lettura: 4 min

Perdere un animale domestico La perdita del proprio animale domestico non significa semplicemente perdere un animale, ma significa perdere un amico fidato con cui condividevamo molto del tempo libero a disposizione, una parte integrante della propria casa/famiglia, un compagno di vita di cui ci si prendeva cura ma da cui eravamo anche “curati”, ovvero rallegrati, riconosciuti, accompagnati. La perdita un animale domestico porta con sè un grande dolore sia da adulti che da bambini quando, spesso, questa è la prima esperienza di contatto con la morte.
La perdita di un animale domestico lascia un vuoto non solo nella nostra vita ma anche nelle nostre abitudini. Curarsi di loro vuol dire avere una serie di responsabilità e compiti cui assolvere quotidianamente: facciamo esercizio portando il cane a spasso, spesso socializziamo con altri padroni di cani, ci svegliamo presto per dare da mangiare al gatto e ci preoccupiamo di loro se dobbiamo essere assenti per qualche giorno. La perdita dell’animale domestico interrompe brutalmente queste abitudini, queste routines: cani, gatti, cavalli… ci offrono compagnia, riducono la solitudine e la depressione, e alleviano l’ansia. È quindi inevitabile che – al di là della sofferenza per la perdita – si provi anche un senso di vuoto e di assenza di direzione nelle settimane e nei mesi a ridosso della perdita.
Eppure, in genere, la società non riconosce quanto forte possa essere l’impatto emotivo e fisico di questo tipo di perdita. Sebbene la morte del proprio animale possa essere intensa e lunga quanto quella per una persona, il processo del lutto è però diverso. Vengono infatti a mancare, in questo caso, molti dei meccanismi sociali e comunitari che sono normalmente di sostegno a chi è in lutto. Pochi hanno il coraggio di esprimere le proprie emozioni, o di chiedere aiuto nel timore di apparire esagerati, deboli, immaturi, eccessivamente sentimentali. Succede quindi che ci si ritrovi da una parte più soli proprio per la perdita dell’animale amato e, dall’altra, per la difficoltà di chiedere sostegno o condividere il proprio dolore: imbarazzati dall’intensità dei propri sentimenti ci possiamo sentire incapaci di esprimere le nostre emozioni o chiedere aiuto, complicando e ritardando così l’elaborazione della perdita
Perdere un cane fa soffrire quanto dire addio un familiare: lo dice la scienza
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5 motivi per cui superare la perdita di un cane è difficile al pari di quella di un umano
Perdere un cane o un animale domestico è come perdere un familiare. Lo sa bene chi condivide la propria casa con un amico a quattro zampe.
Alla faccia di chi dice che "è solo un cane", il nostro Fido peloso è spesso anche il nostro migliore amico, compagno di lunghe passeggiate ma anche di coccole sul divano.
Quando ci lascia, per malattia o per vecchiaia, occorre del tempo per elaborarne la perdita, proprio come accade con una persona di famiglia. Si tratta di un vero e proprio lutto.
Ora, la scienza ha dimostrato che piangere la perdita di un cane non è inusuale ed è, in effetti, un'esperienza reale. Secondo la ricerca pubblicata sull'Official Journal of the Human Behavior and Evolution Study, superare la morte di un animale domestico potrebbe essere addirittura più difficile della scomparsa di un familiare.
Ecco i 5 motivi per cui la perdita di un cane è difficile quanto la perdita di un umano.
Legame chimico Secondo lo studio, i legami che creiamo coi nostri pets sono molto simili a quelli che stringiamo con gli umani. Il nostro cervello li interpreta allo stesso modo e il corpo produce esattamente gli stessi ormoni. È questo il motivo principale che ci porta ad amare i cuccioli al pari della famiglia visto che si verificano gli stessi processi chimici.
Convenzioni sociali negative Quando un compagno canino muore, purtroppo non possiamo piangerlo come faremmo per un umano. Nel secondo caso, è considerato socialmente lecito cercare aiuto presso uno psicoterapeuta ma quando muore un cane il lutto deve essere elaborato più velocemente perché questo è ciò che gli altri ritengono accettabile. Inoltre, frequentare la terapia per una cosa del genere potrebbe comportare ripercussioni sociali negative.
Amore e coccole Quando il nostro animale muore, non perdiamo "solo" un cane ma anche le sensazioni che ci ha regalato, il suo amore, il conforto della sua presenza e la compagnia. I cani donano agli umani un tipo di amore incondizionato che spesso non si riesce a trovare nelle persone.
Ricordi e routine Dopo la perdita di un cane, cambiano anche le nostre abitudini. Non si va più a portarli a spasso, non si prepara loro da mangiare e non ci si aspetta di vederli saltare sul letto al mattino. Un vuoto difficile da superare.
Senso di colpa A volte, siamo costretti a dover decidere per la vita del nostro cane a causa di gravissime malattie. In questo caso può subentrare il senso di colpa. Anche se nel profondo sappiamo che è stata la scelta migliore, potremmo comunque soffrire. Portare con noi questa colpa può rendere l'addio ancora più difficile.
Perdere un cane - o qualsiasi animale domestico - è straziante. Sembra banale sottolinearlo ma i nostri sentimenti sono reali, così come il nostro dolore. E se gli altri minimizzano è solo perché non hanno mai sperimentato l'amore incondizionato che solo un cucciolo può dare.
Fonti "Green me" "gruppo eventi"
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